La durata di un percorso non è definibile e varia da persona a persona. L’analizzando potrà interrompere il trattamento quando lo vorrà, tuttavia se lo porterà a termine, solitamente avrà la durata di alcuni anni.
L’interruzione di un percorso prevede, come buona norma, comunque il proseguo di una o due sedute per l’elaborazione dell’esperienza.
Spesso è proprio la durata di un percorso a creare resistenze nell’intraprenderlo, soprattutto nel contesto culturale e sociale contemporaneo.
Il motivo, per il quale la cura non è in genere breve, risiede nel fatto che i cambiamenti interiori richiedono tempo, a maggior ragione, se i cambiamenti sono profondi e non finalizzati alla sola soluzione di uno specifico sintomo.

Assolutamente si, è la prima regola fondamentale su cui si regge tutta la deontologia professionale.
Questo significa che qualunque informazione, riferita al terapeuta in sede di
colloquio, resta coperta dal segreto professionale e dunque non verrà mai riferita a nessuno.

Si, le spese per la psicoterapia sono detraibili nel 730 e nella dichiarazione dei redditi, infatti tali spese rientrano tra le spese mediche detraibili per le quali spetta la detrazione del 19%.
La detrazione spetta anche se la prestazione è effettuata senza prescrizione medica.

Psicologo, Psicoterapeuta e Psicoanalista non possono prescrivere farmaci. Qualora si ravvisasse la necessità per il paziente di un supporto farmacologico potranno consigliare un consulto presso uno psichiatra.
In tal caso psichiatra e terapeuta potranno restare in contatto per una sinergica presa in carico della persona.